La nostra storia
Volevamo che accanto ai premi destinati dalla Fondazione Opera Moreschini a studenti meritevoli, oltre al nome di chi li aveva voluti, comparisse anche un volto, anche una storia.
La Fondazione stessa, per altro, ha ormai una sua breve storia.
E’ stata, infatti, istituita da Cesare Moreschini il 22 Maggio 1997 in favore di chi, pur dotato di innati talenti, dovesse comunque affrontare disagi e difficoltà per coltivarli, esprimerli e metterli a frutto.
Tale era stata in realtà la sua stessa sorte.
Era nato a Senigallia il 9 Novembre 1911, morì a Roma il 24 Novembre 1998.
Suo padre Alessandro, sarto, insieme con la madre Irma Tarsi “con la loro lungimirante intelligenza e i loro eccezionali sacrifici” avevano consentito a Lui ed ai suoi fratelli di intraprendere la via degli studi superiori, “condizione necessaria per il pieno sviluppo delle virtualità personali e porta dell’umana elevazione”. Così si legge nell’atto notarile costituivo della Fondazione attraverso la quale Cesare Moreschini ha voluto onorare la memoria dei genitori e quella del fratello Augusto.
La sua fu una vita all’insegna del più lucido impegno intellettuale profuso in molteplici attività.
Cesare Moreschini, dotato di vivida intelligenza e spiccata sensibilità per ogni espressione d’arte, si laureò a pieni voti in Lettere e Filosofia.
Arguto, vivace, ricco di humor, sapeva essere colto e brillante conversatore.
Cattolico di fede saldissima, fu autore di testi di interesse agiografico, collaboratore dell’Istituto di Studi Romani, fondatore del Comitato Cinematrografico per Ragazzi, direttore di una Scuola per Interpreti Simultanei e Traduttori, direttore della Biblioteca Comunale Federiciana di Fano nei drammatici anni della guerra durante i quali mise in atto tutte le risorse della sua intelligenza per salvare uomini e libri.
Uomini e libri: ci è sembrato davvero significativo e pregnante questo binomio, quasi fosse suggello di quell’Humanitas che ha segnato nel tempo la vita di Cesare Moreschini ed ha affidato a noi la sua memoria.
Senigallia, 7 dicembre 2005 Mariella Bonvini Triani